La bella e breve vita di Carlo Acutis,
il più giovane beato cattolico
Nell’Esortazione post-sinodale, Papa Francesco ha citato come esempio per i giovani il Venerabile Carlo Acutis, anche per il buon uso che faceva delle nuove tecnologie a favore dell’evangelizzazione.
Chi è Carlo Acutis?
“La santità della porta accanto” tante volte evocata dal Papa, alla quale tutti possono aspirare. Come nell’Esortazione Apostolica post-sinodale “Cristo vive”, Francesco invita i giovani a seguire la via della santità, come ha fatto il giovane Carlo Acutis.
Nato a Londra nel 1991 e vissuto a Milano, Carlo è morto nel 2006 a Monza di leucemia fulminante. È stato dichiarato Venerabile nell’estate del 2018. Il 6 aprile scorso le sue spoglie sono state trasferite al Santuario della Spoliazione ad Assisi, su richiesta dell’Arcivescovo di Assisi-Nocera Umbra – Gualdo Tadino, Domenico Sorrentino.
“Carlo era molto aperto agli altri, soprattutto ai più bisognosi, a prescindere dalla razza o dalla religione”, dice il postulatore per la sua Causa di Beatificazione, il giornalista de L’Osservatore Romano Nicola Gori.
Apostolo su Internet
Carlo è sempre stato un giovane normale, con abitudini simili ai suoi coetanei, amava studiare, giocare a calcio e stare con gli altri. “Tuttavia – sottolinea Gori – ha scoperto un grande amico, Gesù. E questo prezioso tesoro ha voluto condividerlo con tutti diventando così un apostolo. Come? Attraverso quello che gli piaceva di più: la tecnologia dell’informazione”.
In virtù di questo, realizzò una mostra sui miracoli eucaristici, per condividere con tutti la gioia di un incontro concreto con Gesù.
Il genio
Gori è l’autore di “Un genio dell’informatica nel cielo”, biografia di Acutis edita dalla Libreria Editrice Vaticana (LEV), accompagnata dal documentario prodotto da Officina della Comunicazione e i Media del Vaticano dal titolo “La mia autostrada per il cielo: Carlo Acutis e l’eucarestia”.
“Era un genio – dice Gori – perché anche se non aveva completato studi specialistici, era in grado di creare programmi per computer meglio degli accademici e di utilizzare i social media a fini di evangelizzazione e promozione umana”.
Il suo corpo è incorrotto?
Vi fu un grande clamore all’apertura dell’urna dove sono deposte le spoglie di Carlo; le immagini hanno fatto il giro del mondo e hanno fatto affermare a molte persone che il suo corpo era incorrotto. Sarà così?
Il 1 ottobre, sul profilo Instagram, Carlo Acutis, il parroco di Nostra Signora della Salute a Campo Grande / MS, padre Marcello Tenório, ha spiegato cosa è successo:
“Teologicamente, c’è un solo corpo incorrotto: quello di Cristo, nostro Signore. Certo, anche quello della Beata Vergine, ma grazie a suo Figlio.
Ciò non significa che non ci siano “corpi incorrotti” di alcuni santi, allo stesso modo in cui “solo Dio è buono”, ma siamo chiamati alla bontà.
Il “Voi sarete Dei”, della scrittura, non indica la divinità stessa, ma la partecipazione alla vita divina, quindi è possibile chiamare i corpi conservati per grazia divina dalla corruzione della tomba, come un corpo incorrotto.
Gradi di incorruttibilità
Ma ci sono gradi di incorruttibilità. Tanto il corpo di Santa Rita così Carlo Acutis, tra gli altri, sono incorrotti, rispettando il grado di ciascuno.
Sì, il corpo di Carlo è incorrotto!
Ho avuto la grazia di vederlo mentre veniva curato e preparato. Ogni corpo incorrotto è pulito, idratato, dopotutto è rimasto sottoterra per tanti anni. Non importa il grado dell’azione della grazia, l’importante è la grazia. Volendo speculare selvaggiamente, questo tema mostra una curiosità eterea e senza alcun significato.
Si perde il punto focale che è il grande segno che Dio ci ha dato oggi: l’Angelo della giovinezza, Carlo Acutis, è intatto, incorrotto, perché è il segno che la santità vince sempre sulla morte.
Quanto al grado di incorruttibilità del corpo di Carlo, non è importante; tanti grandi santi sono ridotti in polvere… Il corpo di Carlo va oltre l’estetica: ci indica Dio!
“Dov’è, o morte, la tua vittoria?” (1Cor 15)
il più giovane beato cattolico